I dispositivi che utilizziamo ormai quotidianamente, nonché quelli che ci circondano, stanno diventando sempre più sofisticati e performanti.

All’inizio furono i primi telefoni portatili, cui poi si sostituirono palmari, tablet e smartphone. Il percorso tecnologico ci ha poi portato verso gli assistenti vocali, l’intelligenza artificiale applicata alla quotidianità e l’automazione di numerosi processi che non richiedono più il nostro intervento.

Ma cosa vuol dire intelligenza artificiale?

Se dovessimo soffermarci alla sua definizione tecnica, l’intelligenza artificiale è l’abilità di un computer di svolgere ragionamenti e processi tipici della mente umana. Partendo quindi da conoscenze precedenti si possono estrapolare delle linee guida che, trasformate in algoritmi, permetterebbero di risolvere nuovi problemi, con una velocità di calcolo infinitesimamente ridotta rispetto a quella normalmente impiegata. 

Se dovessimo invece estenderla da un punto di vista etico e pratico, allora non possiamo non considerare la definizione che il CEO Satya Nadella ha dato durante il Microsoft Innovation Summit presso la Bocconi di Milano:

«L’Intelligenza Artificiale ha la forza di cambiare i parametri di qualunque attività e di farla diventare differente […] Dobbiamo assicurarci che la tecnologia non crei soltanto crescita economica, ma deve poter sostenere una crescita equa, in cui nessuno viene lasciato indietro.

[…]Pensiamo per esempio ai software che creiamo per far parlare le macchine. Anche se siamo le persone migliori al mondo, abbiamo dei pregiudizi, magari nascosti ma che affiorano involontariamente anche nel lavoro. Accade anche con gli ingegneri che programmano queste macchine. E così ci impegniamo nel togliere da questi programmi ogni microscopico difetto che contrasti con i nostri principi. Il risultato sono intelligenze artificiali migliori da un punto di vista etico di coloro che le hanno create. Non sono solo più funzionali, ma possono insegnarci a essere migliori».

Un nuovo tipo di comunicazione e interazione dunque, scevra da ogni condizionamento “umano” e orientata verso un Machine Learning avanzato, volto cioè all’apprendimento automatico fatto dalla macchina senza ricevere istruzioni al riguardo. Uno scenario che potrebbe offrire molti benefici in termini di produzione, precisione e velocità di esecuzione.

La stessa Microsoft, da sempre attenta all’innovazione, si è già distinta per una serie di applicativi destinati all’industria, con lo scopo di ridefinire il rapporto tra uomo e macchina, al fine di creare “ecosistemi di intelligenza” utili a gestire e ottimizzare i processi produttivi. 

L’esempio più lampante è Jabil, un programma capace di mettere in connessione l’analisi predittiva su piattaforma Azure con la produzione in tempo reale.  La cosa più promettente è ad esempio la AOI, ovvero l’Automated Optical Inspection: un controllo su base computazionale che assicura il rispetto dei più alti standard qualitativi di ogni componente prodotto.

Al tempo stesso il sistema di “predizione” di Jabil permette di individuare ed evitare errori in un processo industriale, ovviando così ad interruzioni o malfunzionamenti dell’intero apparato.

Dalle prime analisi in corso sembra che Jabil abbia registrato un tasso di accuratezza dell’80% nelle previsioni effettuate; un risultato impressionante in un tempo relativamente breve.

Altro esempio molto interessante in casa Microsoft è lo stesso Azure, il servizio di Cloud Computing che permette di ospitare server Web, server di posta elettronica, database, server di archiviazione di file, macchine virtuali, directory utente e molto altro ancora.

Tra le funzioni da sottolineare c’è quella di Personalizer, vincitore dell’ACM SIGAI Industry Award 2019 per l’eccellenza nell’intelligenza artificiale: attraverso l’apprendimento automatico dei comportamenti degli utenti infatti, quest’API permette di gestire in maniera dinamica contenuti, layout e conversazioni pertinenti, così da creare un’esperienza totalmente personalizzata sull’utente.

RPA (Robotic Process Automation)

Un altro strumento è quello di Decision che va nella categoria di Cognitive Services.

Decision si occupa di aiutare i collaboratori a prendere decisioni efficienti, grazie ad un sistema di apprendimento rapido su task e obiettivi da compiere e che può essere adattato a diversi contesti aziendali e lavorativi, perfettamente integrabile con gli altri strumenti di Microsoft 365. 

Se anche tu già sei in possesso della suite Microsoft 365 e speri di fare un passo in più nell’automazione di alcuni processi, o se sei ancora bloccato dietro procedure manuali e infinite giornate a ricontrollare e completare alcuni dei processi chiave della tua azienda contattaci e ti aiuteremo a trovare la soluzione ideale per te, cosicché anche la tua azienda possa migliorare i suoi processi produttivi e limitare al minimo l’errore umano.

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