Parlare di “risorse umane” vuol dire focalizzare l’attenzione e investire (tempo e denaro) in specifiche figure professionali. In questo modo si vanno a considerare tutte quelle dinamiche che contemplano un punto di vista relazionale, psicologico e tutto ciò che riguarda la salute del lavoratore stesso.

 

I nuovi paradigmi lavorativi imposti dalla pandemia sono stati cruciali in questo e hanno portato le aziende a riorientare la bussola verso tutto ciò che riguarda il benessere dei dipendenti, ridefinendo compiti e responsabilità affinché si lavori in piena autonomia ed efficienza.

 

Si parla di un valore differenziante fondamentale nella vita delle aziende che contribuisce in maniera diretta sia all’efficientamento dei flussi di lavoro che ai cambiamenti (programmati e inaspettati) imposti dal mondo del lavoro o da qualsiasi criticità.

 

Ciò non vuol dire unicamente “risolvere” criticità inattese, ma anche diventare veicolo dei cambiamenti impellenti dettati dalle tecnologie e dall’innovazione. Anche qui le risorse umane giocano un ruolo cardine accompagnando l’azienda verso un nuovo equilibrio che possa gradualmente corrispondere a una trasformazione rapida e positiva.

 

La tecnologia, senza una strategia di crescita e di gestione del capitale umano ben strutturata, può non assumere alcun valore differenziante; per questo oltre a fornire nuovi mezzi ai lavoratori è necessario anche formarli o assumere persone già formate che possano arricchire ulteriormente il tessuto umano e le competenze aziendali. 

 

Ne va del futuro dell’intero settore produttivo che, come mai prima d’ora, ha bisogno di caratteristiche specifiche, insite proprio all’interno del capitale umano. 

 

Non si tratta solamente di “forza lavoro” ma di un bagaglio culturale da gestire e condividere in modo che diventi un valore aggiunto per tutta l’azienda e per i suoi dipendenti.

 

E tu, hai mai riflettuto su cosa si basa la tua azienda? 

 

  • Sulla competenza di pochi non interscambiabili?
  • Se il turnover della tua azienda diventasse troppo frequente saresti in grado di ricostruire efficacemente procedure e obiettivi a breve termine?
  • Quali sono i valori attualmente riconosciuti all’interno del tuo ambiente collaborativo? E come vengono “stimati”?
  • Sebbene la crisi pandemica sia ancora lontana dall’essere storia, state predisponendo a un “crisis plan” per riorganizzare la tua azienda in tempi e modalità agili?

 

 

 

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